Da alcuni anni il vino bianco fermo sta registrando un buon periodo di crescita, sia nei consumi che nella proposta da parte dei produttori. Gli stessi dati ISTAT confermano questa tendenza, resa ancor più evidente dall’inaspettato sorpasso della produzione di vino bianco rispetto al rosso.
Oltre ai soliti e famosi vitigni internazionali, le Cantine stanno prestando sempre maggiore attenzione ai prodotti a base di uve autoctone e territoriali, che si stanno facendo strada sulle tavole degli italiani. Questa riscoperta può essere attribuita alla loro maggiore piacevolezza grazie alle innovazioni tecniche nella lavorazione che consentono di preservare aromi volatili e caratteristici delle delicate uve bianche, e dalle nuove consuetudini sociali, come il calice di vino bianco per l’aperitivo. Ecco che, studiando bene la tipologia dei bianchi, si apre un panorama molto vasto, che spazia dai più delicati e freschi, ai profumatissimi, ai grandi strutturati per accompagnare, perché no, una bella bistecca.
In quest’ottica abbiamo suddiviso tutti i bianchi fermi in 3 grandi categorie di struttura, ognuna delle quali è ulteriormente suddivisa per note organolettiche prevalenti.
I Bianchi Leggeri
Sono generalmente vinificati in acciaio a temperature controllate. Da consumare giovani. Rientrano in questa macro categoria:
– i leggeri minerali: i vini bianchi dal corpo molto scorrevole, semplici e delicatamente caratterizzati dalla componente sapida e dal basso tenore alcolico.
– i leggeri fruttati: i vini bianchi dal corpo molto scorrevole, con prevalenza di aromi delicatamente fruttati, con note fresche e minerali in equilibrio. In genere sono più diffusi nel Nord Italia. Il tenore alcolico è basso.
– i leggeri floreali: i vini bianchi dal corpo molto scorrevole, caratterizzati da profumi floreali delicati, in cui la componente minerale e la freschezza sono in equilibrio, e dal basso tenore alcolico.
I Bianchi di Media Struttura
Sono generalmente vinificati in acciaio a temperature controllate. Da consumare giovani e in genere entro 2/3 anni se ben conservati. Rientrano in questa macro categoria:
– i media struttura freschi: i vini bianchi di medio corpo e scorrevoli, dal delicato profumo di frutta bianca o vegetale, semplici e caratterizzati dalla componente acida e dal medio tenore alcolico.
– i media struttura floreali: i vini bianchi di medio corpo e persistenza, con prevalenza di aromi floreali sugli altri, con mineralità e freschezza equilibrate. In genere sono più diffusi nel Nord Italia o in territori di maggiore altitudine. Il tenore alcolico è medio.
– i media struttura fruttati: i vini bianchi di medio corpo e persistenza, con prevalenza di aromi fruttati sugli altri, con mineralità e freschezza equilibrate. In genere sono più diffusi nel Centro e nel Sud Italia. Il tenore alcolico è medio.
– i media struttura minerali: i vini bianchi di medio corpo e persistenza, con componente aromatica mista e di percezione minerale, con maggior impatto gustativo sapido e freschezza equilibrata. In genere sono più diffusi in zone costiere e in territori dal sottosuolo vulcanico o calcareo. Il tenore alcolico è medio.
– i media struttura complessi: i vini bianchi con un ventaglio di fragranze delicatamente fruttate ed erbacee, intrecciate con un’intensa mineralità calcarea o vulcanica. Grazie a medi e lunghi affinamenti, evolvono in complessi aromi terziari, spesso riconducibili a ricordi di fiori secchi e idrocarburi, mantenendo una buona freschezza e un corpo snello.
– i media struttura vegetali: i vini bianchi di medio corpo e persistenza, con prevalenza di aromi vegetali sugli altri, con mineralità e freschezza equilibrate. In genere sono più diffusi nel Centro e nel Nord Italia. Il tenore alcolico è medio.
I Bianchi Strutturati
Sono vinificati in acciaio e spesso in legno come passaggio, a volte integralmente. Sono adatti a un affinamento in bottiglia più lungo in presenza di condizioni ottimali di conservazione. Rientrano in questa macro categoria:
– gli strutturati floreali: i vini dal corpo pieno che nell’insieme delle caratteristiche si evidenziano per intense e persistenti aromaticità floreali, dai fiori gialli e colorati agli appassiti. Hanno freschezza e mineralità in equilibrio e una percezione tendente alla morbidezza. Generalmente sono prodotti da uve a maturazione più avanzata e sono più diffusi nel Nord Italia. Il tenore alcolico va dal medio/alto all’alto.
– gli strutturati fruttati: i vini dal corpo pieno che nell’insieme delle caratteristiche si evidenziano per intense e persistenti aromaticità fruttate, dai frutti gialli e sciroppati fino alle confetture. Hanno una media freschezza e mineralità e una percezione tendente alla morbidezza. Generalmente sono prodotti da uve a maturazione più avanzata e sono più diffusi nel Centro e nel Sud Italia. Il tenore alcolico va dal medio/alto all’alto.
– gli strutturati complessi: i vini dal corpo pieno che si aprono in un ventaglio di caratteristiche aromatiche varie intense e persistenti, e dalla moderata percezione calorica in quanto sono bilanciati da grande mineralità e media freschezza. Generalmente prodotti da uve a maturazione più avanzata e in tutti i territori di origine vulcanica o argillosa. Il tenore alcolico va dal medio/alto all’alto.
– gli strutturati vegetali: i vini dal corpo pieno che nell’insieme delle caratteristiche si evidenziano per intense e persistenti aromaticità vegetali e di erbe aromatiche, dalla moderata percezione calorica in quanto sono bilanciati da media mineralità e intensa freschezza. Generalmente sono prodotti da uve a maturazione più avanzata e sono più diffusi nel Centro e nel Nord Italia. Il tenore alcolico va dal medio/alto all’alto.